top of page
pexels-charlotte-may-5825403_edited.jpg

Gli ospiti non mancano mai nel monastero.
(RB 53,16)

Nella spiritualità benedettina l’ospitalità ha un forte carattere sacramentale: è Cristo che viene accolto ed è la misericordia di Dio che viene ricevuta (cf. RB 53). L’ospitalità è uno dei tratti fondamentali dell’esperienza cristiana del monastero: il monaco sperimenta la solidarietà con gli altri stranieri e pellegrini (1Pt 2,11), compagni nella fede e nell’umanità, e diventa ospitale nella consapevolezza di essere lui per primo ospitato. Ciò che giustifica e richiede il praticare l’ospitalità è il senso di un’appartenenza ecclesiale vissuta nel segno dell’essere pellegrini e non definitivamente installati.

L’ospite può cogliere qualcosa della nostra vita incrociando la comunità soprattutto nella preghiera liturgica, nella condivisione dei pasti e di qualche momento di lavoro, nel colloquio con qualche monaco e nella lectio divina che viene eventualmente proposta nella foresteria del monastero. Anche in questo spazio vitale dell’ospitalità non mancano, comunque, i temi e le occasioni per ripensare il proprio cammino, in un ascolto attento dell’oggi.

bottom of page